Mi chiamo Giulio Marocco, sono un Osteopata, chinesiologo e preparatore atletico, da sempre attivo nel mondo sportivo.
Da sempre ho avuto passione per il movimento in tutte le sue forme, da amante dello sport ho cominciato i miei studi conseguendo con lode la laurea in Scienze Motorie e Sportive presso L’università degli studi Foro Italico di Roma (ex IUSM) nel 2010. Da allora la passione per l’allenamento mi ha portato ad ampliare la formazione e la conoscenza nel campo del movimento, conseguendo diversi titoli in ginnastica posturale con metodo Mezieres, Panca Fit e altri tipi di attività. Come sportivo ero spesso soggetto a infortuni e da subito mi sono avvicinato al campo riabilitativo come diretto interessato. Fu qui che ricercando continuamente ogni tipo di cure scoprii il mondo dell’osteopatia e intrapresi l’affascinante percorso di studi durato 6 anni, conseguendo il titolo di Dottore Osteopata presso la prestigiosa scuola di Roma C.E.R.D.O nel 2016.
Mi sono appassionato all'osteopatia perché ritengo che sia importante osservare e studiare la persona nella sua globalità; l’osteopatia infatti si occupa di trattare qualsiasi tipo di disfunzione somatica con approccio globale. Durante la seduta non volgo l’attenzione direttamente al sintomo doloroso ma cerco di capire quali siano le ragioni e i collegamenti connessi tra le varie strutture, a volte profonde e molto distanti da esso.
Come tutte le discipline mediche è importante rimanere sempre aggiornati e formarsi di continuo, per avere una continua crescita professionale e umana allo stesso tempo. A tal proposito ho conseguito corsi di taping neuromuscolare, corsi di posturologia, trattamento delle ernie acute e subacute.
Al momento esercito la mia professione a Roma in uno studio nei pressi di Piazza Cavour e faccio terapie domiciliari.
"L'osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto gli osteopati affermano che il movimento è l'espressione stessa della vita".
A. T. Still